Quel sorriso di merda

Non è il caso di far tanto gli spiritosi quando la nostra esistenza è così irrimediabilmente segnata. Non c’è niente da ridere. E tu invece ridi, con quella bocca storta e i denti tutti di fuori. Forse con un pugno si raddrizzerebbe quella bocca. Forse. Mi dici anche qualcosa mentre ridi ma le parole mi sfuggono del tutto. Sono troppo distratto, troppo impegnato a calcolare la traiettoria dell’ipotetico pugno, se sarebbe più opportuno sferrarlo da destra verso sinistra o viceversa. Per raddrizzarti la bocca.

A dir la verità qualcosa colgo, a sprazzi. Qualcosa sulla mia introversione, sull’ ingiustificata ansia, cose del genere. Non che non mi interessi per carità, è che mentre parli io sto pensando che quel tuo ghigno divertito sta lentamente deperendo, schiavo del tempo, come tutte le cose. Sto pensando che nella breve finestra di tempo da quando hai iniziato a ridere ad ora il tuo corpo è già deperito e le tue cellule si sono rigenerate in maniera infinitesimamente minore rispetto a prima. Stai lentamente e inconsapevolmente morendo, eppure ridi.

Alla fine poi mi hai domandato anche qualcosa ma non ho idea di cosa. Gli ansiosi non ascoltano (non ascoltano mai), ascoltano solo se stessi, dovresti saperlo. E poi se c’è una cosa che non sopportano è che gli venga fatta la paternale o gli si dia una pacca sulla spalla accompagnata da esortazioni varie sulla positività della vita. Dovresti saperlo. E invece parli, parli e nel frattempo senza saperlo muori. Certo, anch’io sto morendo ma perlomeno lo faccio in modo consapevole. Tu invece sei allegramente ignaro, così ignaro che quando la morte ti coglierà sarà un’ indilazionabile sorpresa. Verrai di corsa a domandarmi cose (se ne avrai il tempo) cascando dalle nuvole, senza più traccia di quella fastidiosa solarità, senza quel sorriso sul viso che nel frattempo si è spento, un po’ anche per il deperimento ma non solo.

Io proprio come ora non ti potrò ascoltare, sarò troppo impegnato a monitorare il mio di deperimento. Come ora non avrò affatto tempo per gli altri ma solo per me stesso e così tu morirai solo come un cane, tu, la tua bella vita e quel sorriso di merda che è destinato a scomparire.

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